Noi oggi festeggiamo questo giorno per la fine della dittatura, la liberazione dal nazi-fascismo e la nascita della democrazia in Italia.
Ma quello che vogliamo ricordare sono soprattutto i valori che dettero vita e sostennero un movimento di tutto il popolo italiano.
Un popolo che prendeva coscienza del proprio diritto alla libertà e attraverso i sacrifici della lotta armata si riguadagnava anche l’orgoglio e la dignità di nazione.
Noi riteniamo che le basi per il nostro futuro partano dalle radici del nostro passato, che non esistano valori etici che non si fondino nella nostra storia. La libertà, la democrazia, la giustizia sociale sono divenuti valori imprescindibili della nostra società, dal momento in cui ci sono stati uomini che hanno lottato e sono morti per difendere questi ideali.
Oggi, in un contesto politico nazionale e internazionale così profondamente mutato, il 25 Aprile deve essere una data capace di rappresentare l’identità e la coscienza nazionale degli Italiani.
Ritengo, infatti, di poter dire che proprio le cose che accadono in Italia, in Europa e nel mondo rappresentano un momento propizio per fare di questa data non solo un’occasione di incontro e di crescita, ma riferimento fondante l’unità degli Italiani.
In questa occasione voglio riportare i ricordi che la storia vedanese sulla resistenza ci tramanda, Mario Chiesa vittima innocente commemorato da una lapide in via I maggio, ma anche Augusto Talamona e Lelio Basso (quest’ultimo sfollato a Vedano) condannati a morte dai fascisti, fuggirono dal carcere durante un bombardamento, ripresero la lotta e parteciparono poi alla costruzione della Repubblica ricoprendo importanti ruoli a livello nazionale.
Siamo profondamente dispiaciuti che il Sindaco e la giunta di Progetto Popolare, che si ritengono eredi del pensiero di De Gasperi, rappresentanti della comunità cristiana vedanese che ha subito i soprusi del fascismo verso molti suoi esponenti, in particolare don Monza e don De Maddalena, non abbiano il coraggio e l'orgoglio di festeggiare la Liberazione dal nazi-fascismo.
Nel momento in cui ci sono forze dell’antipolitica che per i loro interessi vogliono farci dimenticare la nostra storia ed i nostri ideali e ne vogliono sopprimere le ricorrenze, (ricordo che in questi giorni si è tentato anche di far sparire Garibaldi da Varese) il gruppo di Vedano Progresso – Centrosinistra si impegna a ricordarli con maggiore forza, perché sono proprio questi ideali che potranno darci un futuro migliore
Ma quello che vogliamo ricordare sono soprattutto i valori che dettero vita e sostennero un movimento di tutto il popolo italiano.
Un popolo che prendeva coscienza del proprio diritto alla libertà e attraverso i sacrifici della lotta armata si riguadagnava anche l’orgoglio e la dignità di nazione.
Noi riteniamo che le basi per il nostro futuro partano dalle radici del nostro passato, che non esistano valori etici che non si fondino nella nostra storia. La libertà, la democrazia, la giustizia sociale sono divenuti valori imprescindibili della nostra società, dal momento in cui ci sono stati uomini che hanno lottato e sono morti per difendere questi ideali.
Oggi, in un contesto politico nazionale e internazionale così profondamente mutato, il 25 Aprile deve essere una data capace di rappresentare l’identità e la coscienza nazionale degli Italiani.
Ritengo, infatti, di poter dire che proprio le cose che accadono in Italia, in Europa e nel mondo rappresentano un momento propizio per fare di questa data non solo un’occasione di incontro e di crescita, ma riferimento fondante l’unità degli Italiani.
In questa occasione voglio riportare i ricordi che la storia vedanese sulla resistenza ci tramanda, Mario Chiesa vittima innocente commemorato da una lapide in via I maggio, ma anche Augusto Talamona e Lelio Basso (quest’ultimo sfollato a Vedano) condannati a morte dai fascisti, fuggirono dal carcere durante un bombardamento, ripresero la lotta e parteciparono poi alla costruzione della Repubblica ricoprendo importanti ruoli a livello nazionale.
Siamo profondamente dispiaciuti che il Sindaco e la giunta di Progetto Popolare, che si ritengono eredi del pensiero di De Gasperi, rappresentanti della comunità cristiana vedanese che ha subito i soprusi del fascismo verso molti suoi esponenti, in particolare don Monza e don De Maddalena, non abbiano il coraggio e l'orgoglio di festeggiare la Liberazione dal nazi-fascismo.
Nel momento in cui ci sono forze dell’antipolitica che per i loro interessi vogliono farci dimenticare la nostra storia ed i nostri ideali e ne vogliono sopprimere le ricorrenze, (ricordo che in questi giorni si è tentato anche di far sparire Garibaldi da Varese) il gruppo di Vedano Progresso – Centrosinistra si impegna a ricordarli con maggiore forza, perché sono proprio questi ideali che potranno darci un futuro migliore