lunedì 30 aprile 2012

Pio La Torre, martire della bella politica

Oggi, 30 anni fa, venivano uccisi dalla mafia Pio La Torre e Rosario Di Salvo.
Grazie a Pio, oggi chi lotta contro le mafie ottiene dei risultati
Dirigente di primo piano del PCI, Pio La Torre propose una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa (Legge Rognoni-La Torre ) ed una norma che prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi (scopo poi raggiunto dall'associazione Libera, che raccolse un milione di firme al fine di presentare una proposta di legge, che si concretizzò poi nella legge 109/96).
Nel 1981 decise di tornare in Sicilia per assumere la carica di segretario regionale del partito. Le sue iniziative erano rivolte anche alla lotta contro la speculazione edilizia.
Alle 9:20 del 30 aprile 1982, con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo la sede del partito. Quando la macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo, che guidava, ad uno stop, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un'auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio. Pio La Torre morì all'istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere.
Oggi, pensando a Pio La Torre e a Angelo Vassallo, chi insulta tutta la politica dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di parlare. La BELLA POLITICA ESISTE!

domenica 22 aprile 2012

Quello che ci aspetta

Vibrotrucks in opera a Novazzano, Ticino
Avevamo lasciato in sospeso la risposta alla nostra interrogazione sulla ricerca di petrolio e gas naturale. Fortunatamente, come aveva anticipato il sindaco alla stampa sollecitato da un nostro intervento, il comune di Vedano Olona si è opposto all'indagine esplorativa segnalando a Regione Lombardia un vizio di forma, ovvero che a molti comuni, tra cui il nostro, non era stato notificato l'avvio del procedimento come invece previsto per legge.
Certo, si poteva fare di più avendo a disposizione 11 consiglieri, 5 assessori e una pletora di tecnici comunali. Magari iniziando a specificare le modalità di esecuzione di queste prove sul nostro territorio pretendendo che vengano preventivamente concordate con il comune le strade e i terreni interessati, prevedendo per esempio un sopralluogo con i tecnici comunali prima e dopo l'intervento, esigendo che vengano rispettate le stagionalità delle colture e limitato l'inquinamento, anche acustico. E' quello che ha fatto e ottenuto il comune di Bussero, 8500 abitanti. Magari chiedendo l'inserimento dei vincoli comunali già disponibili all'interno della V.A.S. e del P.G.T. in corso di approvazione, come ha fatto e ottenuto il comune di Melzo in analoga occasione. Magari leggendo con un minimo di spirito critico, buon senso e conoscenza del territorio le oltre 300 pagine che compongono la relazione tecnica e lo studio di impatto ambientale, come abbiamo fatto noi.
Considerate le gravi lacune riscontrate confidiamo che i funzionari di Regione Lombardia riescano a convincere la società proponente a desistere dallo scopo. Non per la sindrome NIMBY, ma perché il nostro territorio ha già dato tanto, troppo e non potrebbe sopportare oltre alla crescente pressione edilizia e una cava anche un (altro) pozzo petrolifero. Vi terremo aggiornati.

mercoledì 4 aprile 2012

Vedano non è Pordenone *



Non vi teniamo sulle spine. Vedano non sarà Pordenone (ma neanche Busto Arsizio, Gallarate ecc.). La nostra mozione sulla trasparenza non è passata: solo due voti favorevoli, il resto del Consiglio comunale diviso tra ferma contrarietà (vi risparmiamo le patetiche motivazioni, come quella della seconda casa costruita senza fatture, sic!) e indifferenza.
Sembrava troppo semplice che anche a Vedano si potesse recuperare la fiducia verso gli amministratori iniziando dalla massima trasparenza con la pubblicazione di redditi e patrimoni di sindaco, assessori e consiglieri comunali. Non è fantascienza: questo avviene già per legge da quasi 30 anni in tutti i comuni sopra i 50.000 abitanti come quello di Busto Arsizio, per esempio. Come ha fatto il governo Monti con i suoi ministri i quali, magari controvoglia, hanno reso pubblici i loro ingenti patrimoni e redditi: quando si pretendono sacrifici dai cittadini, tasse ai limiti della sopportazione, tagli a servizi essenziali occorre essere credibili e dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che le decisioni non sono condizionate da interessi personali, come invece ci aveva abituato il precedente governo.
E' vero, a Vedano non è obbligatorio, ma proprio per questo sarebbe stato un bel segnale, proprio adesso che anche da noi si dovranno determinare tariffe e addizionali, le agevolazioni, le aliquote Imu sulle seconde case, proprio adesso che entra nella fase decisiva il PGT, in cui si deciderà lo sviluppo urbano dei prossimi 5 anni e alcune aree diverranno edificabili. Vi sembra così fuori luogo che anche i Vedanesi possano avere il diritto di sapere redditi e patrimoni di chi li amministra? Un'altra grande occasione persa.
N.b.: come giustamente ha fatto notare il consigliere Barbesino, salvo poi votare contro la nostra mozione, anche lo statuto comunale di Vedano Olona ne sancisce l'obbligo dal 2001. Infatti all'Art. 42 ultimo comma, recita così:

"Il Sindaco, i Consiglieri e gli Assessori sono tenuti a depositare presso l'ufficio del Segretario comunale ogni anno, entro i 30 giorni successivi alla data di presentazione all'ufficio delle imposte della dichiarazione annuale, una dichiarazione firmata relativa ai propri redditi conseguiti nell'anno precedente, anche ai fini di informazioni per la cittadinanza."
 E saremmo noi i visionari.

* In questo caso i rifiuti non c'entrano. Però la trasparenza a Pordenone è una cosa seria e vengono pubblicati redditi e patrimoni ad inizio e fine mandato, nonché le spese per la campagna elettorale e da dove provengono.

martedì 3 aprile 2012

Piano dei servizi

Vi informiamo che oggi 3 aprile alle ore 21 si riunisce in una seduta aperta al pubblico presso la sala consiliare di villa Aliverti la Commissione territorio per discutere, all'interno del PGT, il piano dei servizi. Un'occasione per avere le prime anticipazioni sullo sviluppo di Vedano nei prossimi cinque anni.
Pertanto il periodico incontro di Vedano Progresso con la cittadinanza previsto per oggi presso la nostra sede di via Don Minzoni 4 è stato posticipato a martedì 10 aprile sempre alle ore 21. Come sempre vi aspettiamo numerosi e ci scusiamo per l'eventuale disagio arrecato.

domenica 1 aprile 2012

Fatta la festa alle associazioni

Il pubblico che ha partecipato al consiglio comunale di giovedì scorso ne ha viste di tutti i colori. Tra maggioranza spaccata sulla tesoreria, nostalgie per il contado del Seprio, inusitate alleanze è andato in scena tutto peggio della politica vedanese. Ma andiamo con ordine.
E' stato presentato il nuovo regolamento comunale per gli spettacoli pubblici, ovvero le manifestazioni e le feste come ad esempio quella patronale. E' l'apoteosi della burocrazia, un testo che, letto in sala punto per punto dal nostro consigliere Vincenzo Orlandino  ha fatto accapponare la pelle ai presenti. Solo qualche chicca. Si richiede alle associazioni di consegnare almeno 30 giorni prima della manifestazione 5 copie (dicasi cinque!) della documentazione di conformità non più vecchie di tre mesi di tutte le attrezzature utilizzate a una commissione composta da 6 membri (n.b. sei!) comprendenti sindaco, ufficio tecnico, polizia locale, vigili del fuoco, medico dell'ASL e un esperto in elettrotecnica (n.b. un ingegnere o un perito iscritti all'ordine) oltre ad eventuali consulenti ad hoc. Chi pagherà tutta questa gente? Ma chi ha presentato la domanda, ha tenuto a precisare a più riprese l'assessore competente.
C'è molto altro ancora nelle 8 pagine fitte fitte che vi invitiamo a leggere, almeno voi visto che molti consiglieri hanno votato a favore senza nemmeno avere letto il documento. Un solo avvertimento: tra errori materiali (ad es. la menzione dell'Art. 7 nel testo dell'Art. 14), burocratese (alcune parole come assentibile o trattenimento sono da segnalare all'Accademia della Crusca perché o non si trovano nemmeno sui dizionari o sono così desuete da risultare risibili) ed eccesso di definizioni (come quella delle attività a fini di lucro che va a includere induttivamente anche una riunione periodica di più 100 persone - anche la Santa Messa domenicale?) rischierete di perdervi. Eppure si tratterebbe di un documento importante perché dovrebbe definire in maniera cristallina le responsabilità in caso di malaugurato incidente. Un documento invece che l'amministrazione, con il solo voto contrario del nostro consigliere, ha con nonchalance approvato a larghissima maggioranza. Un'approvazione "di tutta fretta", come è stato candidamente affermato, per mettere in sicurezza le feste di paese. Certo, così facendo nessuno organizzerà più nulla a Vedano. La festa alle associazioni è stata fatta davvero.

Per sapere invece come è andata a finire la nostra mozione sulla trasparenza della politica vedanese, vi chiediamo di attendere qualche giorno. Avranno i nostri eroi votato per la pubblicazione dei loro redditi e patrimoni in modo tale che non scenda alcuna ombra di sospetto nelle decisioni che sono chiamati a prendere nel corso del loro mandato? Lo saprete a breve e non sarà una bella notizia.