martedì 9 aprile 2013

IN...SICUREZZA STRADALE



Una battaglia che mai smetteremo di condurre è per la sicurezza sulle strade del paese.
Vedano vive da sempre una forte criticità sul tema che, se da un lato ci porta vantaggi per avere a disposizione tante vie di comunicazione, dall’altra provoca rischi all’incolumità dei cittadini come tragicamente dimostrato anche dai recenti accadimenti.
Pedibus, ciclopedonali, zone pedonali, ztl (zone a traffico limitato) sembrano termini così lontani da noi quando invece nelle realtà che ci circondano ormai fanno parte del vocabolario cittadino con soddisfazione di tutti.
La viabilità a Vedano in questi anni non è migliorata e i tanti lavori previsti non sono stati mai messi in atto. L'unico scuolabus è stato abolito perché in perdita.
Abbiamo dovuto presentare non poche interrogazioni e mozioni in consiglio comunale persino per migliorare l’illuminazione pubblica che dovrebbe essere scontata. Eppure anche qui ci sarebbero tanti interventi da fare.
Ma vogliamo parlare anche della qualità del manto stradale? Avete di recente fatto un giro in piazza San Maurizio o alle spalle di piazzetta della Pace, dietro alle banche? Persino la manutenzione ordinaria scarseggia figuriamoci se esiste una politica seria sul tema della viabilità.
Qualche tempo fa si era parlato di pedibus ma anche lì tutto è caduto in un nulla di fatto non si sa bene per quale motivazione. Intanto il traffico veicolare attorno alle scuole raggiunge livelli allarmanti
Eppure gli impegni presi e le promesse fatte in campagna elettorale dalla giunta Lega-PdL erano tanti.
Bisogna assolutamente mettere in sicurezza le aree più a rischio come quelle nei pressi delle scuole o a ridosso delle principali vie di comunicazione.  Dopo l'ennesimo incidente mortale alla stazione abbiamo riproposto con forza di mettere a norma gli ingressi pedonali e le barriere come fatto già da anni a Venegono Superiore. Eppure niente, la giunta Lega-PdL preferisce appioppare delle multe di difficile applicazione e fugace effetto.
Il punto centrale però deve essere il concetto da cui si parte: la mobilità debole, pedoni e biciclette, deve essere tutelata e privilegiata rispetto alle auto e non trattata come una questione fastidiosa e impopolare. Anche questo è segno di civiltà. In tanti paesi lo hanno compreso e da noi?