Una battaglia che mai smetteremo di condurre è per la
sicurezza sulle strade del paese.
Vedano vive da sempre una forte criticità sul tema che, se
da un lato ci porta vantaggi per avere a disposizione tante vie di
comunicazione, dall’altra provoca rischi all’incolumità dei cittadini come tragicamente dimostrato anche dai recenti accadimenti.
Pedibus, ciclopedonali, zone pedonali, ztl (zone a traffico
limitato) sembrano termini così lontani da noi quando invece nelle realtà che ci
circondano ormai fanno parte del vocabolario cittadino con soddisfazione di tutti.
La viabilità a Vedano in questi anni non è migliorata e i
tanti lavori previsti non sono stati mai messi in atto. L'unico scuolabus è stato abolito perché in perdita.
Abbiamo dovuto presentare non poche interrogazioni e mozioni
in consiglio comunale persino per migliorare l’illuminazione pubblica che
dovrebbe essere scontata. Eppure anche qui ci sarebbero tanti interventi da fare.
Ma vogliamo parlare anche della qualità del manto stradale?
Avete di recente fatto un giro in piazza San Maurizio o
alle spalle di piazzetta della Pace, dietro alle banche? Persino la
manutenzione ordinaria scarseggia figuriamoci se esiste una politica seria sul tema della viabilità.
Qualche tempo fa si era parlato di pedibus ma anche lì tutto
è caduto in un nulla di fatto non si sa bene per quale motivazione. Intanto il traffico veicolare attorno alle scuole raggiunge livelli allarmanti
Eppure gli impegni presi e le promesse fatte in campagna elettorale dalla giunta Lega-PdL erano tanti.
Bisogna assolutamente mettere in sicurezza le aree più a
rischio come quelle nei pressi delle scuole o a ridosso delle principali vie di
comunicazione. Dopo l'ennesimo incidente mortale alla stazione abbiamo riproposto con forza di mettere a norma gli ingressi pedonali e le barriere come fatto già da anni a Venegono Superiore. Eppure niente, la giunta Lega-PdL preferisce appioppare delle multe di difficile applicazione e fugace effetto.
Il punto centrale però deve essere il concetto da cui si parte:
la mobilità debole, pedoni e biciclette, deve essere tutelata e privilegiata
rispetto alle auto e non trattata come una questione fastidiosa e impopolare. Anche questo è segno di civiltà. In tanti paesi lo hanno
compreso e da noi?
Buonasera sono una cittadina vedanese dalla nascita (senza alcuna appartenenza politica ) , "vivo" vedano , utilizzo scuole, servizi, parcheggi, parchi ecc. Credo che il nostro paese non sia così male, certo non al punto che lo volete far sembrare solo per partito preso e per puntare il dito su qualcuno,credo che spesso sia colpa nostra e non di chi ci amministra se le cose non funzionano come dovrebbero, se le strade sono sporche è perché qualcuno getta a terra e la colpa è di chi non ha rispetto di una cosa pubblica o di chi le deve pulire? Se vengono fatte le multe è perché qualcuno trasgredisce e in torto è chi parcheggia in divieto di sosta o di chi ti fa la multa? E per quel che penso io le sbarre abbassate, un semaforo rosso vanno rispettati e con tutto il rispetto per chi è rimasto coinvolto in un incidente credo che la responsabilità di un atto vietato sia per buona parte di chi lo opera. Credo comunque che accusare qualcuno sia facile ma non sempre facile è rispettare le regole. Sotto le sbarre NON SI PASSA e chi lo fa sa cosa può accadere. Credo quindi che sta soprattutto a noi rendersi la vita più sicura e migliore.
RispondiEliminaCara anonima Vedanese,
RispondiEliminaSono anch'io vedanese dalla nascita (senza alcuna appartenenza politica, non che sia una colpa), vivo e lavoro a Vedano. Concordo con te che il nostro paese è vivibile e con una discreta qualità della vita. Tuttavia, anche se non abbiamo i problemi di Caronno Pertusella o di Quarto Oggiaro (giusto per citare due realtà che ci sono state rinfacciate come ben peggiori della nostra in termini di degrado urbano e sicurezza) crediamo che si possa e si debba fare molto per il nostro paese. Sulla sicurezza, lato sensu, non si fa mai abbastanza: prevenzione e consapevolezza sono due cardini su cui muoversi, fidati, lo faccio per mestiere. Solo per farti un esempio pratico, nel recente caso che ha sconvolto la nostra comunità, i "pettini" sono un primo deterrente. Non si può accettare che si attraversi a proprio rischio e pericolo, non tutti sono consapevoli del rischio che corrono, c'è una mobilità debole (ad es. i bambini e gli anziani) da proteggere. I danni e il dolore poi ricadono sempre sulla collettività. Quindi gli accessi ai binari: quello pedonale dal lato bar Gianni che dà direttamente sui binari, non è a norma. Se noti manca anche la striscia gialla in rilevo sulla strada. Si devono mettere dei cartelli dissuasori per i pedoni che ricordino anche quante vite (e sono tante) si sono perse a quel passaggio a livello. Manca addirittura un cartello che indichi e inviti al sottopasso pedonale. Manca anche l'occasionale controllo delle forze dell'ordine. Vedi quante cose si possono fare?
Ma soprattutto occorre che se ne parli tra i vedanesi, non solo quando avviene un fatto di cronaca, in maniera tale da attivare il "controllo sociale" da parte del gruppo dei pari, da parte della comunità. Il nostro statuto comunale non a caso prevede delle consulte che in quattro anni non sono nemmeno state attivate. A questo proposito, oltre ad invitarti a partecipare il martedì sera alle nostre riunioni, ti segnaliamo che, per iniziativa di un gruppo principalmente femminile, è nato a Vedano il gruppo Vedano Anch'io che si occupa proprio di sensibilizzazione sociale.
Siamo convinti in definitiva che il buon amministratore debba puntare all'eccellenza, al miglioramento continuo, al massimo impegno non che si rassegni all'inevitabile, a sterili dichiarazioni, alla facile tentazione del comando e controllo.