A grande richiesta, pubblichiamo la nostra nota di risposta all'infelice editoriale del sindaco apparso sul numero di luglio dell'Informatore Vedanese ripresa anche da La Prealpina del 18.08.2010.
Ci uniamo allo sconcerto che ha colpito i Vedanesi dopo la lettura dell’editoriale firmato dal Sindaco Enrico Baroffio. Che il momento è difficile i Vedanesi se ne sono accorti da quasi due anni. Eppure il sindaco sembra accorgersene solo adesso dopo che il governo di centro-destra sta tagliando i trasferimenti agli enti locali responsabilizzandoli maggiormente nelle spese.
Avrebbe voluto parlare di argomenti “più leggeri e gratificanti”, il sindaco, ma si trova a “dover gestire una fase critica senza precedenti” che richiede “l’adozione di provvedimenti radicali e decisioni coraggiose”. Basterebbe già questo ai Vedanesi per capire che sta mettendo le mani avanti per “scaricare sulle spalle di chi è responsabile e disponibile” tagli e aumenti di tariffe. Ma non finisce qui, l’editoriale prosegue facendo un quadro da brivido “con patto di stabilità interno quotidianamente a rischio”, “ritardi inaccettabili nel pagamento dei fornitori” e concludendo con l’ambizioso obiettivo di mantenere gli attuali standard di servizi ai cittadini. Ma non si cambia amministrazione nella speranza di migliorare? Certo dice lui, prima “bisogna liberare la comunità vedanese dal senso di rassegnazione e abbandono”. Proprio un ritratto plumbeo, da Gotham City, che i Vedanesi non si meritavano.
Non pago rincara la dose. Nel breve/medio periodo non garantirà né il patto di stabilità (che è un obbligo di legge, esponendo così il comune a severe sanzioni) né la realizzazione di opere pubbliche significative. Quasi da non crederci, ma il sindaco, forse durante una notte insonne, forse vittima della calura estiva scrive proprio così.
Quindi il finale ad effetto. “La tempesta che inevitabilmente ci attende”. Un vecchio trucco da imbonitore quello di agitare spauracchi per nascondere la mediocrità delle proprie proposte. I Vedanaesi non si fanno prendere in giro: hanno diritto di sapere cosa li attende, hanno delle famiglie da mantenere, devono garantire il futuro ai propri figli.
I Vedanesi hanno bisogno di un’iniezione di fiducia, di programmi solidi, di un’amministrazione attenta e pronta a recepire le mutate esigenze del paese, di qualcuno su cui contare nei momenti difficili che le famiglie e i lavoratori stanno passando in questi momenti. Niente di tutto questo, anzi l’esatto opposto. Se l’attuale Amministrazione non è in grado di dare queste risposte è bene che si faccia da parte, nell’interesse di tutti.
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