La qualità del cibo della grande distribuzione è di ottima qualità?
La filiera produttiva è rispettosa dell'ambiente?
Gli addetti del settore alimentare che rifornisce la grande distribuzione lavorano con contratti regolari?
La Mosca consiglia a tutti i cittadini vedanesi di valutare la possibilità d'organizzarsi e di promuovere i Gruppi di Acquisto Solidale, GAS, una valida alternativa in grado di garantire un elevato standard qualitativo per sé e per i propri cari con cibo degno di questo nome, rispettando l'ambiente e gli addetti del settore. L'occasione è molteplice: se siete un gruppo di amici o conoscenti potreste trovare un motivo in più d'incontro e di socializzazione, acquistando prodotti di elevata qualità, mediante una filiera corta. Dareste lavoro a micro realtà solitamente radicate nelle province rurali in continuo ed inesorabile spopolamento, i cui prodotti provengono da aziende rispettose dell'ambiente, delle persone e delle regole scelte direttamente da voi, i Gasisti.
Qualche esempio? Olio, pasta, riso, formaggi, salumi, per arrivare persino all'acquisto di sistemi di produzione di energia rinnovabile: i limiti sono solo auto imposti. Inoltre proprio la tipologia dei prodotti, che generalmente vengono acquistati presso la grande distribuzione, non andrebbe ad intaccare il già precario tessuto commerciale di paese.
Raffaele è uno dei fondatori del GASOLONA, il primo GAS vedanese.
Consiglieresti questa esperienza ad altri? perché?
Certo che la consiglierei! Lasciando fuori ogni discorso politico, credo che essere sicuro di mangiare sano, dare la possibilità a persone che lavorano sul territorio di rimanerci e rispettare l'ambiente e le stagioni siano argomenti più che validi qualunque sia il proprio credo. Ad esempio i nostri acquisti di pasta sono fatti presso un'azienda che stava chiudendo. I lavoratori l'hanno rilevata e sono riusciti a “resuscitarla” in breve tempo entrando nel mondo del biologico e ora servono moltissimi GAS del nord Italia. Un altro esempio è l'azienda agricola da cui acquistiamo il Parmigiano che dà lavoro a disabili. Quindi, a parte la convenienza nel fare acquisti in gruppo e il mangiar sano, si può dare una mano anche a realtà a sfondo sociale e creare altri posti di lavoro senza necessariamente rivolgersi alla grande distribuzione.
Raffaele, mediante un PC gestisci ed organizzi gli acquisti di oltre 10 iscritti, puoi descrivere brevemente cosa serve per iniziare?
Il PC serve per comunicare con gli altri gasisti in modo rapido ed efficace e per registrare gli ordini. Certo, il limite di 10/15 famiglie non deve essere superato altrimenti diventa un vero lavoro.
Per quanto riguarda la nostra esperienza è iniziata tra un gruppo di amici/conoscenti che poi si è naturalmente evoluta con l'arrivo di altre persone che ci hanno conosciuti tramite il sito Retegas (www.retegas.org) oppure tramite il passaparola.
In un primo momento ci siamo appoggiati al Gas di Venegono, attivo ormai da anni. Ci hanno guidato un po' nei primi passi e abbiamo visto come operare .Una volta presa la giusta confidenza e visto cosa fare e non fare abbiamo iniziato a camminare da soli.
Quindi per iniziare è necessario conoscersi abbastanza bene, almeno proprio all'inizio, quindi incontrarsi anche solo una volta ogni due mesi e, condizione non necessaria ma quasi indispensabile, avere un indirizzo email. Sicuramente farsi guidare da qualcuno che ha già vissuto questa esperienza può essere molto utile. Il resto vien da sé.
Milena e Marco sono invece i riferimenti logistici.
Potete dirci, ad oltre un anno di attività, quali difficoltà e quali e quanti lati positivi sono emersi da questa esperienza?
Le difficoltà sono minime. Ovviamente è necessario avere un locale abbastanza capiente dove tenere i prodotti e la disponibilità di qualcuno in famiglia che possa ricevere i nostri fornitori alla data e all'ora concordata. Inoltre bisogna dedicare un po' di tempo per smistare i prodotti tra i gasisti, per raccogliere i soldi dei pagamenti e saldare i fornitori. Ma il tempo dedicato è ben investito. Infatti, l'essere la base logistica del GAS ci ha dato il privilegio di avere molteplici occasioni di incontro e confronto con le altre famiglie partecipanti e con realtà produttive interessanti, occasioni che ci arricchiscono e che ci danno la consapevolezza di non essere i soli alla ricerca di nuovi modelli di consumo basati su driver quali il rispetto dell'ambiente e della dignità dei lavoratori.
Marco, hai anche affrontato un notevole investimento riguardante l'impianto fotovoltaico mediante un gruppo di acquisto, ti ritieni soddisfatto del risultato?
Sono molto soddisfatto dell'investimento. Intanto, unendoci in più famiglie e quindi garantendo un installato complessivo superiore ai 50 kWp, siamo riusciti a concordare con l'azienda installatrice prezzi assolutamente concorrenziali (circa il 20% più bassi rispetto al preventivo migliore in mio possesso). Inoltre, installando pannelli e inverter prodotti in Italia, abbiamo garantito che la ricchezza prodotta dal nostro investimento restasse in Italia dando il nostro piccolo contributo allo sviluppo dell'economia nazionale.
Da giugno l'impianto è operativo e proprio in questi giorni ho ricevuto i primi bonifici di pagamento per l'energia prodotta ed immessa in rete. Il ritorno dell'investimento è stimato in 8-10 anni; al termine del periodo di incentivo (20 anni) si stima un rendimento superiore al 10%.
Che dire di più? Un investimento di medio lungo termine, sicuro, con un valido rendimento a scadenza, che fa bene all'ambiente... Parafrasando George Clooney direi: "Fotovoltaico, what else?"
Per riassumere, queste sono le Regole d'oro:
- I Gasisti si devono possibilmente conoscere.
- Il loro numero inizialmente deve essere ridotto, ed incrementare gradualmente.
- Tutti devono concorrere all'attività del GAS, ma come tutte le situazioni è necessario individuare i due riferimenti chiave, logistico ed organizzativo, che possono eventualmente coincidere con un’unica persona.
Per informazioni La Mosca consiglia i seguenti riferimenti:
gasolona@yahoo.it
http://www.retegas.org/
Luca Paglialonga
La filiera produttiva è rispettosa dell'ambiente?
Gli addetti del settore alimentare che rifornisce la grande distribuzione lavorano con contratti regolari?
La Mosca consiglia a tutti i cittadini vedanesi di valutare la possibilità d'organizzarsi e di promuovere i Gruppi di Acquisto Solidale, GAS, una valida alternativa in grado di garantire un elevato standard qualitativo per sé e per i propri cari con cibo degno di questo nome, rispettando l'ambiente e gli addetti del settore. L'occasione è molteplice: se siete un gruppo di amici o conoscenti potreste trovare un motivo in più d'incontro e di socializzazione, acquistando prodotti di elevata qualità, mediante una filiera corta. Dareste lavoro a micro realtà solitamente radicate nelle province rurali in continuo ed inesorabile spopolamento, i cui prodotti provengono da aziende rispettose dell'ambiente, delle persone e delle regole scelte direttamente da voi, i Gasisti.
Qualche esempio? Olio, pasta, riso, formaggi, salumi, per arrivare persino all'acquisto di sistemi di produzione di energia rinnovabile: i limiti sono solo auto imposti. Inoltre proprio la tipologia dei prodotti, che generalmente vengono acquistati presso la grande distribuzione, non andrebbe ad intaccare il già precario tessuto commerciale di paese.
Raffaele è uno dei fondatori del GASOLONA, il primo GAS vedanese.
Consiglieresti questa esperienza ad altri? perché?
Certo che la consiglierei! Lasciando fuori ogni discorso politico, credo che essere sicuro di mangiare sano, dare la possibilità a persone che lavorano sul territorio di rimanerci e rispettare l'ambiente e le stagioni siano argomenti più che validi qualunque sia il proprio credo. Ad esempio i nostri acquisti di pasta sono fatti presso un'azienda che stava chiudendo. I lavoratori l'hanno rilevata e sono riusciti a “resuscitarla” in breve tempo entrando nel mondo del biologico e ora servono moltissimi GAS del nord Italia. Un altro esempio è l'azienda agricola da cui acquistiamo il Parmigiano che dà lavoro a disabili. Quindi, a parte la convenienza nel fare acquisti in gruppo e il mangiar sano, si può dare una mano anche a realtà a sfondo sociale e creare altri posti di lavoro senza necessariamente rivolgersi alla grande distribuzione.
Raffaele, mediante un PC gestisci ed organizzi gli acquisti di oltre 10 iscritti, puoi descrivere brevemente cosa serve per iniziare?
Il PC serve per comunicare con gli altri gasisti in modo rapido ed efficace e per registrare gli ordini. Certo, il limite di 10/15 famiglie non deve essere superato altrimenti diventa un vero lavoro.
Per quanto riguarda la nostra esperienza è iniziata tra un gruppo di amici/conoscenti che poi si è naturalmente evoluta con l'arrivo di altre persone che ci hanno conosciuti tramite il sito Retegas (www.retegas.org) oppure tramite il passaparola.
In un primo momento ci siamo appoggiati al Gas di Venegono, attivo ormai da anni. Ci hanno guidato un po' nei primi passi e abbiamo visto come operare .Una volta presa la giusta confidenza e visto cosa fare e non fare abbiamo iniziato a camminare da soli.
Quindi per iniziare è necessario conoscersi abbastanza bene, almeno proprio all'inizio, quindi incontrarsi anche solo una volta ogni due mesi e, condizione non necessaria ma quasi indispensabile, avere un indirizzo email. Sicuramente farsi guidare da qualcuno che ha già vissuto questa esperienza può essere molto utile. Il resto vien da sé.
Milena e Marco sono invece i riferimenti logistici.
Potete dirci, ad oltre un anno di attività, quali difficoltà e quali e quanti lati positivi sono emersi da questa esperienza?
Le difficoltà sono minime. Ovviamente è necessario avere un locale abbastanza capiente dove tenere i prodotti e la disponibilità di qualcuno in famiglia che possa ricevere i nostri fornitori alla data e all'ora concordata. Inoltre bisogna dedicare un po' di tempo per smistare i prodotti tra i gasisti, per raccogliere i soldi dei pagamenti e saldare i fornitori. Ma il tempo dedicato è ben investito. Infatti, l'essere la base logistica del GAS ci ha dato il privilegio di avere molteplici occasioni di incontro e confronto con le altre famiglie partecipanti e con realtà produttive interessanti, occasioni che ci arricchiscono e che ci danno la consapevolezza di non essere i soli alla ricerca di nuovi modelli di consumo basati su driver quali il rispetto dell'ambiente e della dignità dei lavoratori.
Marco, hai anche affrontato un notevole investimento riguardante l'impianto fotovoltaico mediante un gruppo di acquisto, ti ritieni soddisfatto del risultato?
Sono molto soddisfatto dell'investimento. Intanto, unendoci in più famiglie e quindi garantendo un installato complessivo superiore ai 50 kWp, siamo riusciti a concordare con l'azienda installatrice prezzi assolutamente concorrenziali (circa il 20% più bassi rispetto al preventivo migliore in mio possesso). Inoltre, installando pannelli e inverter prodotti in Italia, abbiamo garantito che la ricchezza prodotta dal nostro investimento restasse in Italia dando il nostro piccolo contributo allo sviluppo dell'economia nazionale.
Da giugno l'impianto è operativo e proprio in questi giorni ho ricevuto i primi bonifici di pagamento per l'energia prodotta ed immessa in rete. Il ritorno dell'investimento è stimato in 8-10 anni; al termine del periodo di incentivo (20 anni) si stima un rendimento superiore al 10%.
Che dire di più? Un investimento di medio lungo termine, sicuro, con un valido rendimento a scadenza, che fa bene all'ambiente... Parafrasando George Clooney direi: "Fotovoltaico, what else?"
Per riassumere, queste sono le Regole d'oro:
- I Gasisti si devono possibilmente conoscere.
- Il loro numero inizialmente deve essere ridotto, ed incrementare gradualmente.
- Tutti devono concorrere all'attività del GAS, ma come tutte le situazioni è necessario individuare i due riferimenti chiave, logistico ed organizzativo, che possono eventualmente coincidere con un’unica persona.
Per informazioni La Mosca consiglia i seguenti riferimenti:
gasolona@yahoo.it
http://www.retegas.org/
Luca Paglialonga
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