lunedì 12 aprile 2010

LE PERSONE PRIMA DI TUTTO

Questo è il nostro comandamento.
Non è uno slogan elettorale, ma quello che siamo, ciò che ci unisce, quello che ci muove.
E’ quello che ci divide dagli omini verdi, dalla destra, e ci fa gridare NO!
NO, non si lascia morire una bambina di 13 mesi perché nera e perché al padre è stato tolto il permesso di soggiorno per essere stato licenziato.
ASSASSINI! Sì, voi, omini verdi, che sulle pagine d”ul rizadign” attaccate chi cura gli ultimi, i migranti, i clandestini, o anche i nostri “terun”
Asserire che un ESSERE UMANO non ha diritto a cure mediche perché non contribuisce alla ricchezza è agghiacciante.
Qualsiasi medico è tenuto ad assistere chiunque necessita di soccorso. Questa è regola di qualsiasi società civile.
Questo sia che si parli di “maruchit”, “negher” o “terun” (questi sono i termini che usano gli omini verdi). Stiamo parlando in realtà di uomini, donne e BAMBINI, che si vorrebbe abbandonare a se stessi.
Mauro Calzolari, apprezzato medico Vedanese e nostro capolista ci ricorda: “La medicina di famiglia è medicina dell'accoglienza e non della delazione. Non vogliamo che le cure ai clandestini divengano clandestine esse stesse. Noi curiamo gli ESSERI UMANI ed abbiamo comprensione e rispetto per la sofferenza degli uomini”. Con queste parole Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), ha respinto ogni possibilità di negare le cure ai clandestini.
Mauro ci fa notare anche che chi risiede in altre regioni e si fa curare nelle nostre strutture, anche quelle convenzionate, in realtà porta ricchezza e lavoro, poiché le spese vengono pagate dalla regione di provenienza..
Aggiungo io: ci sono eroici medici che danno gratuitamente cure a chi non riesce ad averne. Esempio è il centro per migranti di Emergency a Palermo, al quale seguiranno altri in altre città.
Quello di cui invece non si parla sul riza è di quei medici (anche “padani”) dipendenti delle ASL, mercenari che (anche e soprattutto in “padania”) sfruttano e fomentano i ritardi e le inadeguatezze della sanità pubblica per avvantaggiare la propria attività privata. Qualsiasi dipendente privato che svolgesse attività concorrenziali a quella della propria azienda verrebbe immediatamente licenziato! Loro invece sguazzano nella melma da loro stessi generata!
Continua la demagocica nebbia verde, mentre la giunta non rinnova convenzioni con associazioni di volontariato che danno servizi gratuiti agli anziani e invalidi Vedanesi.

Rolando Lucioni – Vedano Progresso

1 commento:

  1. Negli "standard del Nord" sono comprese cliniche come la Santa Rita? O di tanti altri ospedali lombardi sotto inchiesta della magistratura?

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