Sicuri di interpretare il sentimento di tutti i Vedanesi, esprimiamo la massima solidarietà alle vittime dell'alluvione di Genova, del Levante ligure e della Lunigiana e li invitiamo a contribuire a una delle tante raccolte fondi (Corriere della Sera/La7, CRI, PD, Caritas etc.) che in questi giorni sono state organizzate per alleviare le sofferenze e riparare i danni di una sciagura in larga parte prevedibile.
Invitiamo inoltre a riflettere sull'importanza della prevenzione e del governo del territorio su base locale: una risorsa preziosa e limitata che non può essere lasciata nelle mani di affaristi, palazzinari e politici senza scrupoli.
Perché stop al consumo di territorio significa prima recuperare le costruzioni vuote, disabitate e abbandonate restituendo magari metri quadri di verde laddove c'erano metri cubi di cemento inutilizzato. Perché si può, basta solo volerlo.
Perché la qualità dell'acqua che beviamo dipende dalle attività che ci sono nelle vicinanze dei pozzi e delle sorgenti.
Perché nessuno si può considerare indenne. Per esempio, quanti sanno (documenti ufficiali) che "circa la metà" del territorio del comune di Vedano Olona è identificato come potenzialmente franoso?
Intanto, mentre tutti si chiedono che fine abbia fatto a Vedano il piano di governo del territorio, si continua a costruire, un po' dappertutto.
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